E così, cari amanti dei paesaggi naturali, a distanza di due anni vi racconto del nostro viaggio in Scozia. Nell'agosto del 2022 ci siamo recati nelle Highlands scozzesi con l'intenzione di esplorare questi suggestivi territori. Il viaggio è iniziato con una benvenuto un po' umido da parte del meteo scozzese. Nuvole fitte e cariche d'acqua hanno imposto il loro dominio, costringendoci a rivedere completamente i nostri piani. Il nostro obiettivo principale, il Ben Nevis, avrebbe rivelato la sua maestosità solo con il giusto mix di tempo e visibilità.
Nei primi giorni, abbiamo fatto fronte al maltempo dedicandoci all'arrampicata Trad nelle numerose falesie presenti nei dintorni, cercando rifugi vicino alla strada per essere pronti a scappare in caso di pioggia. La Scozia, con il suo clima mutevole, ci ha insegnato a pianificare in base alle previsioni meteorologiche e a cogliere l'attimo quando il tempo lo permette.
In Scozia si pratica molto l'arrampicata anche se quasi esclusivamente Trad. Anche le falesie sono Trad e spesso in luoghi abbastanza camuffati dalla fitta vegetazione ricca di arbusti e rovi.
La roccia è una specie di arenaria macigno, anche se ad essere sincero l'ho trovata meno piacevole dell'arenaria dell'alto Appennino Tosco Emiliano. Sicuramente il fatto che sia sempre bagnata non l'aiuta!
Per via della sua forma, è abbastanza facile proteggersi sulle linee naturali. Le falesie sono spesso molto basse, una decina di metri al massimo, permettendo quindi di proteggere molto frequentemente.
In scozia funziona proprio così, bisogna guardare prima le previsioni per le successive 4-6 ore e quindi decidere cosa fare. Se non si ha abbastanza tempo per aspettare il momento migliore, come nel nostro caso, ci vuole un pizzico di fortuna.
Ricordo un giorno in cui la tipica pioggerellina scozzese ci infradiciò completamente nel tentativo di raggiungere la famosa torre di Storr nell'isola di Skye, luogo che col bel tempo è noto per la sua grande bellezza. Nel nostro caso fu per lo più un'esperienza.
Nemmeno i migliori gusci in Goretex riescono a fermare un'acqua così sottile.
Quando tornerò in Scozia conto di riuscire a vedere un bel tramonto da Storr!
Nonostante le avversità, la fortuna ci ha sorriso e, dopo due giorni, il meteo ha preso una svolta positiva. Il cambio di scenario è stato stupefacente, permettendoci di godere delle meraviglie naturali che la Scozia ha da offrire.
Ricordo del momento in cui ci siamo resi conto che un bellissimo raggio di sole si faceva strada tra le nubi cariche d'acqua, creando un'atmosfera emozionante. Ci siamo quindi ricaricati completamente di energia!
La nostra avventura ha incluso paesaggi mozzafiato, laghi cristallini e strade che si perdono tra le colline.
Alla fine il cambiamento di percorso ci hanno portato a esplorare luoghi che non avremmo visto altrimenti. Dalle strade che sembrano scomparire tra le montagne alle escursioni in cresta, ogni momento è stato un'opportunità per abbracciare la bellezza selvaggia del paesaggio delle Highlands scozzesi.
Il racconto culmina con la nostra ascesa verso la cima del Ben Nevis attraverso una cresta affascinante. La bellezza del paesaggio e le emozione sono palpabili nelle riprese, mentre la vista dalla cima ricompensa gli sforzi.
Escursione sul Ben Nevis
Una volta ottenuta la finestra di bel tempo, siamo tornati in poche ore a Fort William, la città che si trova alla base del monte, una cittadina storica, situata al centro del "Great Glen", il canale che divide geograficamente a metà la Scozia. Il Ben Nevis si trova a Sud-Ovest della città.
Con i suoi 1.345 m s.l.m. il Ben Nevis si aggiudica il primo posto come montagna più alta di tutto il Regno Unito. Ovviamente per noi esploratori "alpini" ed "appenninici", questa quota ci sembra bassa, almeno all'inizio!
Tuttavia il Ben Nevis si mette subito in mostra con le sue imponenti pareti Nord-Ovest, le quali ricordano subito alcune delle nostre montagne; La roccia simil-porfido mi ha lasciato pensare al Lagorai, mentre il terreno erboso, in forte contrasto con la roccia scura mi ha invece portato nel nostro Appennino!
Per raggiungere la vetta UK abbiamo scelto di seguire la linea escursionistica più avventurosa possibile. Geologicamente il gruppo del monte forma una sorta di anfiteatro, sopra di esso è quindi presente un crinale circolare che se percorso in senso orario permette di raggiungere la vetta passando per punti di vista davvero aerei e selvaggi.
⬆️Dislivello in salita: 1.526 m
➡️Distanza: 20,38 km
⌚Tempo (in movimento): 5:24:31
🔽Altitudine minima: 50m
🔝Altitudine Massima: 1345m
L'escursione incomincia con il bel tempo, in un bel bosco che superiamo in poco più di una ventina di minuti, concedendoci finalmente uno sguardo sul Ben Nevis. A sinistra invece vediamo una grossa collina erbosa, è il Càrn Dearg Meadhonach, e dalla sua cima incomincia il crinale da percorrere.
Raggiunta la cresta ci troviamo in mezzo ad alcune nuvole basse che raramente ci mostrano la parete del Ben Nevis, e che ci fanno pensare che forse il meteo è cambiato in peggio...
A questo punto, con un fortissimo vento proseguiamo lungo la cresta, quello che prima era un sentiero in mezzo ai prati, lascia presto spazio a semoventi lastre di porfido.
Ed è proprio a questo punto che lo scenario diventa epico!
Da questo momento la cresta diventa molto più stretta, bisogna camminare suo banchi di roccia, passando, in certi casi, a cavallo di qualche precipizio dove è quindi necessario una buona esperienza con gli scarponi sulla roccia!
Sul versante opposto iniziamo a scorgere praterie immense ed esteticamente interessanti, torrenti scorrere verso l'orizzonte, montagne di ogni tipo di forma, comparire e scomparire.
In particolare si vede la bellissima valle Coire Giubhsachan.
Superati i numerosi tratti esposti della cresta, le nuvole aprono il sipario sui canali del Ben Nevis, mostrandoci da vicino le sue verticalità!
Ora non resta che stringere i quadricipiti e prepararsi per l'ultima "rampa" che in poco più di 150m di dislivello ci condurrà sull'ampia cima del monte.
Raggiunta la cima, in un certo senso la magia è svanita in un batter d'occhio.
La montagna più alta del Regno Unito è anche, raggiungibile da quella che si chiama "Pony Track", una sorta di "via normale" che non è altro che una grossa mulattiera che con pochissime difficoltà conduce alla vetta.
Il tutto è stato strano, a salire sembrava di trovarsi davvero in un luogo remoto, ma giunti in cima ci saranno state centinaia di persone, quasi un centro commerciale!
Tuttavia questo non dev'essere motivo per scartare la gita sul Ben Nevis! Quante delle nostre splendide montagne sono servite da sentieri accessibili ma nonostante ciò continuiamo ad andarci?
Dal pianoro sommitale, comunque la vista è davvero ampia! si possono ammirare persino le cime più a Nord dell'isola.
Dalla cima, fino al nostro ritorno, la nostra escursione è stata baciata dal bel tempo.
L'anello del Ben Nevis prosegue sulla "Pony Track", scendendo tra tornanti sui sassi, molto spesso evitabili con scorciatoie. Una discesa in stile ghiaione, si potrebbe pensare! In caso di brutto tempo è bene stare attenti, e magari seguire il GPS in quanto è talmente largo che ci si potrebbe dirigere verso alcune delle uscite dei canali.
Superata la parte ghiaiosa si abbandona la via normale per puntare verso un evidente laghetto blu.
Ed eccoci di nuovo nella valle del Ben Nevis, dove tra le praterie e gli arbusti, con un percorso intuitivo, senza sentieri, puntiamo verso la parte iniziale della nostra escursione, per poi tornare sui nostri passi, e giungere a ritroso al parcheggio.
Sulla strada del ritorno, abbiamo finalmente visto tanti paesaggi che all'andata erano nascosti! La scozia ha tanto da offrire se ami la montagna selvaggia e pura. Le montagne della scozia sono un appennino che non ha smesso di sognare 😂