La parete Nord del Corno alle scale
Dal rifugio Cavone si raggiunge comodamente la Valle del Silenzio, mediante il passo della Porticciola. Una volta entrati in valle si ha una vista completa dell'intero versante. A sinistra avremo il profilo del crinale dei Balzi dell'ora mentre di fronte a noi tutti i canalini della parete.
Cartograficamente ogni canale corrisponde ad una sorgente del Rio Piano e sono ben delimitati da molti speroni rocciosi di arenaria macigno. I canali sono cinque e alcuni li numerano in un senso o nell'altro 😂 (cercherò quindi di dare sempre riferimenti). I più difficili sono i primi due a partire dalla croce, sia per lunghezza che per pendenza. Il secondo in particolare in quanto in uscita è il più verticale (fino a 70°), ma queste difficoltà variano moltissimo a seconda delle condizioni di innevamento e climatiche. Utili protezioni da neve come corpo morto o fittoni e in caso di manto ghiacciato anche utili alcune viti. In prossimità degli speroni rocciosi si trovano alcuni chiodi da roccia e in certi casi anche dei Fix, mentre nei blocchi di arenaria ci sono molte fessure per protezioni come nuts e friends. Separato dalla cresta dei Balzi dell'Ora esiste anche il più difficile di tutti: il canale dei Bolognesi, molto selvaggio ed impegnativo, richiede una valutazione attentissima delle condizioni di ghiaccio e molta esperienza.
I Canali Nord
Per evitare confusione, in questa pagina numererò i canali a partire dalla croce:
Primo canale (Itinerario 4): Difficoltà fino a AD, uscita a 55°/60°. Prima del tratto finale ci sono due cavi in acciaio (tipo via ferrata) da utilizzare come ancoraggio. E' presente anche una sosta su fix. Lungo tutta la lunghezza le rocce ai lati sono fessurate e proteggibili eventualmente con friends. Dislivello del canale: 350m. Il più lungo.
Secondo canale (Itinerario 3): Difficoltà AD+, uscita a tra 60° e 70°. Sono presenti alcuni fix e chiodi. E' possibile proteggere nelle rocce ai lati. Dislivello del canale: 300m. Il più verticale.
Terzo canale (Itinerario 2): Difficoltà: PD+, Pendenza costante fino a 45° circa. C'è una strettoia in mezzo con un saltino interessante. Proteggibile con friends e chiodi sparsi. Dislivello del canale: 230m. Mi piace per via della strettoia che lo rende diverso dagli altri.
Quarto canale (Itinerario 1): Pendenza sui 40°. Non necessita di protezioni ma nel caso si possono mettere nelle rocce circostanti. Dislivello del canale: 200m. Sicuramente il più facile.
Quinto canale (Nascosto): non si vede dalla base della valle, si nota risalendo il sentiero 335 (passo della porticciola) che porta sulle piste evitando i balzi dell'ora. Non l'ho mai fatto ma di sicuro è molto breve ma potrebbe anche essere interessante. In realtà questa zona è quella dove si verificano più valanghe, di solito viene quindi evitata.
Canale dei Bolognesi (Itinerario 6): La via più dura e selvaggia di questa parete. Difficoltà: D, tre tiri, 250m fino a 75°.
I Balzi dell'ora in invernale
In inverno percorrere la cresta dei Balzi è molto bello. Le condizioni sono estremamente variabili a seconda delle condizioni climatiche e passano dal F+ al AD. Con innevamento scarso ma ghiacciato, i balzi di roccia verso la parte finale regalano condizioni piacevoli di misto. Lungo la salita sono presenti fittoni e spit per rinviare e fare soste in sicurezza. Potrebbero essere utili due o tre fiends medi. Attenzione al vento che in cresta può farsi sentire per bene!
Vie di misto
Con tecniche di misto, è possibile vivere interessanti e non banali avventure alpinistiche. In particolare segnalo la da poco relazionata "via dei badolari" che risale lo sperone a fianco del passo della Porticciola.
Una via di misto non troppo difficile ma che comunque richiede passaggi di misto (M4). Si può effettuare con un minimo di tre tiri (mezze corde da 60m).
Si protegge sui salti di roccia con friends da medi a piccoli e svariate possibilità per i nuts. Anche i chiodi a lama possono andare bene.
Le soste in certi casi possono essere fatte anche sugli alberi presenti nella parte centrale della via.
Alcuni video delle mie avventure preferite in questo versante
Considerazioni generali
In conclusione questo versante del Corno regala da sempre molte emozioni a chi come me è interessato all'alpinismo e cerca di imparare ed accumulare esperienze in vista di avventure più grandi. Questa parete è un po' come se fosse una palestra di montagna per tutti noi. Tendenzialmente non è troppo impegnativa, soprattutto per lo scarso dislivello, tuttavia bisogna prestare molta attenzione a tutti i pericoli della montagna invernale, tra i quali cito gli accumuli di neve sulle cornici dei canali, roccia instabile, distacchi di neve improvvisi nei canali, scivolamento. Questi sono solo alcuni dei problemi che questa parete può generare. E' fondamentale monitorare attentamente i bollettini locali e partire di buon mattino, in particolare in questi anni in cui durante il giorno le temperature salgono anche in inverno.
Have fun and stay safe 🏔👌