Una vista speculare all'ingresso della valle di Olden (Jotunheimen National Park)

Il Volo e l'Arrivo a Bergen
Tutto è iniziato, come spesso accade, con un volo. Con la KLM, siamo partiti da Bologna e, dopo uno scalo ad Amsterdam, siamo arrivati a Bergen (Flesland). Purtroppo, il volo per Bergen ha subito un ritardo di mezz'ora, il che ha prolungato la nostra permanenza nella capitale olandese. Sul tabellone degli arrivi di Bergen, il nostro era uno degli ultimi voli programmati.
Durante il volo serale, abbiamo rincorso il tramonto artico, sorvolando un rilassante mare di nuvole. Dopo alcune ore, siamo finalmente atterrati in Norvegia, dove teoricamente avremmo dovuto ritirare l'auto prenotata con Sixt Car Rental. Dico "teoricamente" perché abbiamo subito il primo (e fortunatamente unico) inconveniente del viaggio. Con grande sorpresa, l'ufficio Sixt era chiuso quando siamo arrivati 😒. Constatando che chiamare il loro call center sarebbe stato inutile e che l'ufficio avrebbe riaperto alle 6:30 del mattino seguente, abbiamo deciso di coricarci sulle poltrone dell'aeroporto di Flesland e "dormire" il più possibile.
L'Auto Noleggiata e la Partenza
Per nostra fortuna, il mattino seguente il personale di Sixt si è dimostrato molto cortese e disponibile. Per scusarsi, ci hanno assegnato una vettura di categoria superiore rispetto a quella che avevamo prenotato, senza alcun costo aggiuntivo. Il nostro nuovo destriero era una lussuosa BMW IX40 completamente elettrica, un'auto che non potrei mai permettermi 🤣. La macchina aveva una potenza incredibile, fin troppo per i rigidi limiti di velocità norvegesi, ma era anche estremamente comoda. Ci si poteva dormire comodamente, e la guida semi-autonoma del Cruise Control Adattivo rendeva le lunghe ore di viaggio un piacere.
Caricati i nostri bagagli in auto, poco prima delle 8 siamo partiti per la nostra avventura on the road. Prima di raccontarvi il nostro itinerario, concludo la parentesi automobilistica con alcune informazioni sulla mobilità elettrica in Norvegia.

La nostra BMW EX40 Elettrica di fronte a un magico paesaggio norvegese.

Mobilità Elettrica in Norvegia
La Norvegia ha investito molto nella mobilità elettrica. Chi pianifica un road trip, soprattutto provenendo da paesi come l'Italia, dove le colonnine di ricarica sono ancora poche, potrebbe avere qualche dubbio. Ecco alcuni dati che abbiamo raccolto con la nostra vettura a fine aprile 2024:
Le principali marche di colonnine di ricarica sono Tesla, Eviny e Mer. Le stazioni "Tesla Supercharger" si trovano in quasi tutte le principali località. A volte, anche privati offrono la loro elettricità con caricatori più casalinghi, trovabili persino nei pressi di passi di montagna o baite.
Per trovare le stazioni di ricarica, si possono cercare "charging station" o "Tesla Supercharger" su Google Maps, oppure utilizzare le app dei fornitori, come quella di Tesla.
È consigliabile avere un'auto con un'autonomia teorica di 400 km (al 90% di batteria). Anche se l'autonomia reale dovesse ridursi a 300 km, sarà sufficiente per coprire i pochi tratti senza stazioni di ricarica. I Tesla Supercharger sono i caricatori più veloci, ma anche Eviny è abbastanza rapido: dal 20% al 90% di carica occorrono circa 35 minuti. Collega il cavo, apri l'app, segui le istruzioni per avviare la ricarica e approfittane per prendere un caffè, fare una passeggiata o pianificare la tua prossima tappa! Ricorda che, una volta terminata la ricarica, l'app ti addebiterà una "occupation fee" per ogni minuto in cui rimani collegato. Tieni d'occhio l'applicazione per sapere quando tornare a scollegare l'auto.
Nel nostro caso, una ricarica dal 20% al 90% ci è costata tra i 15 e i 20€. Abbiamo percorso 1300 km per un costo complessivo di 70€, praticamente meno della metà di quanto avremmo speso con i prezzi del diesel in Italia con la mia Panda Cross! E tutto questo con una macchina molto pesante.
Per far durare di più la batteria, è importante guidare in modo efficiente. Anche se l'accelerazione di un'auto elettrica è divertente, esagerare con le accelerazioni riduce l'autonomia. Inoltre, a differenza delle auto a combustione interna, per fare girare l'aria calda viene usata l'elettricità delle batterie. L'auto elettrica è come un grande powerbank: tutto ciò che usi è alimentato dalle batterie che muovono anche il motore. Quindi, è bene tenerlo a mente.
Durante il nostro viaggio, non abbiamo mai avuto problemi scaricando l'auto fino al 20%. Abbiamo sempre raggiunto i punti di ricarica senza rischiare.
L'itinerario - Piano A e B
Il nostro viaggio è iniziato in piena primavera. Come per le nostre montagne, le condizioni in Norvegia variano in base alla quantità di neve residua, e la neve primaverile è notoriamente difficile da gestire. Quest'inverno, il Sud della Norvegia ha ricevuto molte nevicate, quasi più che al Nord.
Il piano A prevedeva una bellissima escursione al Bessegen Ridge, un crinale roccioso che separa due grandi laghi in un ambiente mozzafiato. Questo crinale si trova molto più a ovest rispetto alle altre zone che ci interessavano, richiedendo un'intera giornata per raggiungerlo. Avevamo in programma anche di passare per il famoso passo Trollstingen, una sorta di Passo dello Stelvio norvegese, e di ammirare la parete rocciosa più prominente d'Europa. Poi, avremmo proseguito verso Alesund da nord-ovest. Purtroppo, il Trollstingen era ancora chiuso, con l'apertura estiva prevista per la settimana successiva. Per questo motivo, abbiamo optato per un piano B.

Piano A

Ed ecco il piano B
Il nostro itinerario in macchina ci ha portato nei seguenti posti:
1. Bergen 🛬⛺
2. Flåm🌄🥾⛺🔌🍻
3. Mannheller - Fondes ⛴️
4. Boyum 🥾☃️
5. Skei
6. Sandane 🏡🔌
7. Olden ❄️🏔️🥾🍲
8. Oppstrynsvatnet ⛺
9. Styrn🔌
10. Geyranger 
11. Liabygda (Stranda) ⛴️
12. Stordal
13. Alesund 🥾🌆🍲
14. Festoya ⛴️
15. Folkestad ⛴️
16. Lote (Nordfiordeid) 🔌⛺🌄⛴️
17. Skei 🥾🌄☃️
18. Forde
19. Lavik🔌⛴️
20. Bergen 🌆🛫🍲🏡

🔌Chargin Station - ⛴️ Traghetto 
🛫 Decollo - 🛬 Atterraggio

🌆 Visita alla città - 🍲 Ristorante - 🍻 Birra
⛺ Notte in macchina - 🏡 AirBnB
🌄 Tramonto - 🥾 Escursione - ☃️ Escursione con neve
❄️ Ghiacciaio - 🏔️ Montagna
Prima tappa
Abbiamo incominciato il nostro viaggio dirigendoci verso il paese di Flåm, nel mentre non avevamo troppe idee su cosa fermarsi a vedere, così ci siamo lasciati ispirare da Google Maps, e mentre io guidavo, Martina controllava cosa vedere.
Poco dopo Bergen il paesaggio è cambiato, passando per alcuni altopiani ci siamo ritrovati in un contesto più invernale che primaverile. Il primo lago parzialmente ghiacciato che abbiamo visto ci ha fatto pensare che forse le escursioni da fare, sarebbero state più complesse.
Ad ogni modo, i fiordi ghiacciati, le montagne bianche sullo sfondo ed il cielo azzurro erano spettacolari.
Dopo qualche ora di macchina siamo effettivamente arrivati a Flåm.
Si tratta di un paese storico situato in fondo ad un grande fiordo che attualmente appare un po' turistico. 
La parte interessante di Flåm si trova risalendo la valle che finisce nel fiordo, verso le montagne. In primis si incontra il vero paese storico di Flåm, una cittadina rustica, piena di casette colorate e con la sua famosa chiesa.

La chiesetta di Flåm e il suo storico paesino.
Affacciandoci sul fiordo di Flåm si ammirano tante cime innevate.
Questo fiordo è famoso per il passaggio di uno storico treno che proviene da Bergen, le cui rotaie si seguono addentrandosi nella valle, verso la stazione di Myrdal.
La ferrovia si chiama Flåmsbana (Ferrovia di Flåm). A livello ferroviario è molto interessante, in quanto parte dal livello del mare (Flåm) fino agli 866.8 m s.l.m. di Myrdal. Questa salita, che per un treno non è affatto banale viene effettuata senza l'uso della cremagliera (una sorta di linea dentata che tramite ingranaggi permette al treno di aumentare la trazione sul binario senza slittare per l'eccessiva salita)
Come prima esplorazione abbiamo proprio deciso di seguire la ferrovia, per un po' in auto, per poi proseguire a piedi, fino a passare sulla neve.
Una bella serata sulle montagne del fiordo di Affacciandoci sul fiordo di Flåm
Avvicinata la sera, notando con piacere una luce che stava assumendo una bella colorazione, abbiamo iniziato a pensare ad un bel luogo, facile da raggiungere per trascorrere la serata, e magari ammirare il tramonto. 
Siccome il fiordo si dirige da Sud a Nord, per poi piegarsi verso Ovest, dovevamo raggiungere la sponda nel punto in cui il fiordo cambia direzione.
Effettivamente, proprio sul punto più alto della strada abbiamo trovato una curiosa opera architettonica pensata proprio per ammirare il tramonto sul fiordo. In quella zona c'era anche un parcheggio in cui potevamo tranquillamente passare la notte in auto.
Poco sopra il viewpoint, la strada svalicava nel versante opposto della montagna, dirigendosi nell'entroterra, mentre sopra di noi c'era una montagna alta 1478m, il Prest. Risalendo il suo crinale pareva ovvio che ci saremmo trovati lungo un punto di vista ancor più panoramico di quello visibile a bordo strada.
Così ci siamo subito messi in macchina e abbiamo svalicato. Dietro la curva c'era uno spiazzo pensato per i camper, ci siamo infilati e abbiamo notato che essendo un versante esposto a Nord-Est, c'era ancora tanta neve. Mancavano solo 20 minuti al tramonto e quindi mi sono infilato gli scarponi senza nemmeno allacciarli e sono scappato seguendo una mia linea ideale nel bosco.
Dopo 10 minuti di ravanaggio estremo e molesto sono arrivato dove il sole aveva ridotto molto la presenza della neve (per fortuna), ed ho iniziato a salire le pendici del Prest.
Nel Frattempo, la Marti mi ha raggiunto con più calma per una traccia meno diretta ma decisamente più comoda.

Sulle pendici del Prest

P.S: Sul molo di Flåm c'è una famosa birreria con uno stile un po' gotico che fa ottima birra.

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